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Visualizzazione dei post da 2016

10 cose che puoi fare subito per migliorare il tuo Inglese

E sono tutte gratis! Scorri la lista e inizia a farne almeno una oggi. Ready? 1. ETICHETTA MOBILI E OGGETTI Armati di penna e post-it (ma vanno benissimo anche foglietti di carta e nastro adesivo) e inizia a etichettare quanti più oggetti e mobili possibili di cui ti circondi quotidianamente a casa o sul posto di lavoro. Scrivi il nome di quegli oggetti in Inglese e apponi l'etichetta in un posto molto visibile, in modo che l'occhio ci cada facilmente (evita di attaccare l'etichetta "boss" sulla fronte del tuo capo, non so quanto lo apprezzerebbe). Potresti dover fare un piccolo lavoro di ricerca sul dizionario per conoscere tutti i nomi degli oggetti che ti circondano, ma ne sarà valsa la pena, il tuo vocabolario sarà arricchito senza alcuno sforzo di memoria. Le parole scritte sulle etichette inizieranno a venirti in mente in automatico dopo qualche settimana! 2.GUARDA UNO SPEZZONE DEL TUO FILM PREFERITO Se è il tuo film preferito, si suppone che tu con

4 caratteristiche fondamentali di un buon corso di Inglese

Se stai leggendo queste righe, probabilmente sei alla ricerca di un buon corso di Inglese. Che sia per te o per tuo figlio,  ti consiglio di cercare queste quattro caratteristiche fondamentali. Anzi, di esigerle! 1. UN BUON CORSO DI INGLESE NON TI INSEGNA L'INGLESE Cosa significa? Facciamo un passo indietro. Hai già frequentato un corso di Inglese in passato? Se sì, come mai oggi non sai parlare in Inglese? Ora mi dirai: "è colpa mia, non mi sono impegnato, non sono molto portato per le lingue ". E io ti rispondo che non è colpa tua. Quanta gente conosci che ha studiato Inglese a scuola per anni, o ha frequentato corsi privati, e oggi non è in grado di parlare la lingua? Ora ti spiego cosa intendo quando dico che un buon corso di Inglese non ti insegna l'Inglese: un corso tradizionale, di quelli che forse hai già frequentato, è generalmente caratterizzato da un test d'ingresso, da una lezione introduttiva in cui si imparano due o tre frasi per presentarsi e

Una tazza di Joe, per favore

Hai mai ordinato una tazza di caffè in America? Prima di essere lapidata ci tengo a dirti che so benissimo che stai storcendo il naso perché ho messo le parole caffè e America nella stessa frase, e tu da bravo Italiano stai già pensando che il caffè americano sa di acqua sporca. Tranquillo, non sono qui per convincerti che Starbucks sia meglio della moca di casa tua. Sapevi che in America, una tazza di caffè viene definita comunemente a cup of joe ? Sì, letteralmente "una tazza di joe". Secondo una delle teorie più comuni, anche se spesso contestata da molti storici, questo soprannome nacque dal divieto di consumare alcolici sulle navi della marina militare Americana , divieto istituito dal Segretario Josephus "Joe" Daniels nel 1914. Per i marinai della US Navy, il caffè era diventato la bevanda più forte disponibile a bordo, e per protesta una tazza di caffè prese il nome dell'uomo che aveva vietato qualsiasi bevanda alcolica. Il 29 settembre, in Ameri

Smetti di parlare al tuo bambino

So che è una brutta notizia, ma è l'unica risposta che posso dare a  tutti i genitori che si chiedono: "non è troppo presto per imparare l'inglese? cosa vuoi che capisca, è troppo piccolo!" Allora perché non smettiamo di parlare ai nostri figli anche in italiano? Fatti questa domanda: credi che il tuo bambino di 6 mesi capisca quello che dici in Italiano, solo perché è nato da una coppia italiana? La lingua non viene trasmessa geneticamente! Un bambino di pochi mesi sente il suono dolce della voce della mamma che dice "adesso ti preparo una pappa buona buona... mmmhhh, che profumino... apri la bocca... ahhhmm! bravo, mangia tutto tutto!". Cosa ha compreso di queste parole? Nulla! Eppure nel suo cervello, ricettivo e sensibile a tutti gli stimoli, la routine della pappa crea un'associazione tra la sua sensazione di fame e le parole della mamma, tra i gesti e gli stimoli olfattivi, che dopo qualche anno gli faranno dire "mamma, fame, pappa buona!

Un cervello a compartimenti stagni

"Mamma, mi aiuti? Devo fare i compiti di Inglese". Questo è l'inizio di un tipico pomeriggio da incubo in cui preferiresti imparare a memoria tutti i nomi scientifici delle ossa che compongono il corpo umano piuttosto che affrontare il tanto temuto Inglese. E se tuo figlio sgama la tua avversione per questa materia, stai pur certo che finirà per odiarla lui stesso. Questo è il frutto del sistema scolastico italiano, che ha sempre trattato gli studenti come contenitori a compartimenti stagni : questo è l'Inglese, imparalo. Questa è la scienza, imparala. Questa è la storia, imparala. Poi, quando dovrai parlare in Inglese, vai a ripescare quella informazione e cerca di mettere in fila soggetto, predicato e complemento. Ma se dovrai parlare di storia in Inglese , beh... arrangiati. Così mi ritrovo a fare colloqui con genitori che mi dicono: "io ho studiato Inglese a scuola per 13 anni ma non lo so parlare. Non vorrei che mio figlio facesse la stessa fine, p

Come proteggere tuo figlio dai pericoli dell'Inglese

Stai cercando un modo semplice ed efficace per assicurare a tuo figlio un futuro rigorosamente mono-lingua? Hai paura che da grande possa parlare fluentemente l'Inglese e trovarsi a proprio agio all'estero? Sei terrorizzato all'idea che un giorno possa ottenere un lavoro grazie alla conoscenza delle lingue straniere? Segui questa semplice regola e vedrai che il tuo bambino odierà l'Inglese peggio delle verdure lesse, prevenendo i dannosi effetti collaterali del bilinguismo (la tanto odiata apertura mentale, la fastidiosa capacità di fare più cose contemporaneamente, e la pericolosa apertura verso altre culture). Tutto quello che dovrai fare è insegnare al bambino a tradurre una decina di paroline in Inglese, qualche canzoncina e ovviamente, i numeri fino a dieci. Poi, al momento più opportuno (festa in famiglia, o a casa dei nonni, più parenti ci sono meglio è), piazza tuo figlio al centro dell'attenzione e digli ad alta voce: "FAI SENTIRE COME SEI BRAVO A