A te non piace l'Inglese, ma vorresti che tuo figlio un giorno lo parlasse come un piccolo Lord?
Oppure ti piace, ma hai intuito che tuo figlio lo odia come una medicina amara?
Qualsiasi sia la tua situazione, ecco una lista di consigli pratici per migliorare l'idea che il tuo bambino si è fatto dell'Inglese.
1. La tua avversione sarà anche la sua.
Questo non significa che devi metterti a studiare l'Inglese per farlo piacere a tuo figlio, ma almeno cerca di mascherare la tua avversione. Se in TV danno un programma in lingua Inglese, evita di fare commenti scoraggianti e contraddittori davanti a lui (del tipo "non ci capirò mai niente, è troppo difficile! Imparalo tu che poi lo insegni a me"). Se il bambino avverte che qualcosa è fuori dalla portata del genitore, difficilmente avrà voglia di misurarsi con ciò che la mamma o il papà considerano noioso e difficile.
2. Fai attenzione al tuo entusiasmo.
Se sei tra quei genitori che amano l'Inglese, se lo parli o lo studi per interesse personale, evita di riversare sul tuo bambino le aspettative che hai verso te stesso. Piuttosto, mostra un interesse sincero e genuino per la lingua, fai in modo che tuo figlio veda da solo che stai facendo qualcosa di divertente. Invece di spronare tuo figlio ad imparare parole a memoria o passare ore sui libri, fagli vedere il lato divertente dell'Inglese: ridere insieme guardando un cartone animato in lingua originale, oppure cercare un momento specifico della giornata (anche di pochi minuti) in cui si fa qualcosa di molto divertente in Inglese (una torta, il bagnetto, la favola della buonanotte), che diventi una routine quotidiana entusiasmante da aspettare con gioia.
3. Controlla la tua reazione davanti ad un brutto voto.
Il sistema scolastico italiano, purtroppo, tratta l'Inglese come fosse una materia qualunque: vengono fornite nozioni da imparare a memoria e snocciolare davanti ad un insegnante, che è costretto a valutare il rendimento in base a quanto il bambino riesce a ricordare. Un brutto voto in Inglese non significa necessariamente che il bambino non abbia studiato: imparare qualcosa a memoria è sempre meno gratificante che ricordarsela spontaneamente perché è interessante. Cerca di incoraggiarlo e non dare troppo peso al voto: tuo figlio sarà più motivato a seguire le indicazioni dell'insegnante se lo aiuti a capire il significato delle cose che sta imparando.
4. Tuo figlio non è un trofeo!
Se il tuo bambino è interessato alla lingua straniera, lodalo e trovagli sempre nuovi stimoli, ma evita di sfoggiarlo come fosse un trofeo davanti a parenti ed amici. Dire "fai sentire alla nonna come conti in Inglese" potrebbe sembrare una cosa innocua, ma alcuni bambini potrebbero sentire la pressione della "performance", dovendo soddisfare una richiesta che, magari, potrebbero non riuscire a soddisfare. Sapere che ci sono aspettative su di sè crea ansia e toglie tutto il divertimento dalle cose che piacciono ai più piccoli, trasforrmando il piacere in dovere.
5. Corso di Inglese o laboratorio espressivo?
Molte volte la preoccupazione principale del genitore è che l'insegnante sia madrelingua, dimenticando che essere madrelingua non significa necessariamente essere in grado di insegnare la propria lingua. Soprattutto quando si tratta di bambini, è importante che il corso non contenga nozioni grammaticali (purtroppo ci pensa già la scuola pubblica a fare questo danno!) ma che le lezioni assomiglino molto alle situazioni di gioco che i bimbi vivono tutti i giorni e attraverso le quali apprendono e usano l'Italiano. Ovviamente, il tutto deve essere fatto in Inglese, con spontaneità e dolcezza, da insegnanti che abbiano una formazione adeguata per strutturare lezioni che non sembrino lezioni, così che i bambini attendano con impazienza il giorno della settimana in cui andranno a giocare in Inglese!
Se ti piace questo articolo e vuoi citarlo, ti chiedo la cortesia di citare anche la fonte (riportando l'indirizzo di questa pagina) e l'autore (Paola Di Lello, Insegnante qualificata English is Fun!). Grazie!
Oppure ti piace, ma hai intuito che tuo figlio lo odia come una medicina amara?
Qualsiasi sia la tua situazione, ecco una lista di consigli pratici per migliorare l'idea che il tuo bambino si è fatto dell'Inglese.
1. La tua avversione sarà anche la sua.
Questo non significa che devi metterti a studiare l'Inglese per farlo piacere a tuo figlio, ma almeno cerca di mascherare la tua avversione. Se in TV danno un programma in lingua Inglese, evita di fare commenti scoraggianti e contraddittori davanti a lui (del tipo "non ci capirò mai niente, è troppo difficile! Imparalo tu che poi lo insegni a me"). Se il bambino avverte che qualcosa è fuori dalla portata del genitore, difficilmente avrà voglia di misurarsi con ciò che la mamma o il papà considerano noioso e difficile.
2. Fai attenzione al tuo entusiasmo.
Se sei tra quei genitori che amano l'Inglese, se lo parli o lo studi per interesse personale, evita di riversare sul tuo bambino le aspettative che hai verso te stesso. Piuttosto, mostra un interesse sincero e genuino per la lingua, fai in modo che tuo figlio veda da solo che stai facendo qualcosa di divertente. Invece di spronare tuo figlio ad imparare parole a memoria o passare ore sui libri, fagli vedere il lato divertente dell'Inglese: ridere insieme guardando un cartone animato in lingua originale, oppure cercare un momento specifico della giornata (anche di pochi minuti) in cui si fa qualcosa di molto divertente in Inglese (una torta, il bagnetto, la favola della buonanotte), che diventi una routine quotidiana entusiasmante da aspettare con gioia.
3. Controlla la tua reazione davanti ad un brutto voto.
Il sistema scolastico italiano, purtroppo, tratta l'Inglese come fosse una materia qualunque: vengono fornite nozioni da imparare a memoria e snocciolare davanti ad un insegnante, che è costretto a valutare il rendimento in base a quanto il bambino riesce a ricordare. Un brutto voto in Inglese non significa necessariamente che il bambino non abbia studiato: imparare qualcosa a memoria è sempre meno gratificante che ricordarsela spontaneamente perché è interessante. Cerca di incoraggiarlo e non dare troppo peso al voto: tuo figlio sarà più motivato a seguire le indicazioni dell'insegnante se lo aiuti a capire il significato delle cose che sta imparando.
4. Tuo figlio non è un trofeo!
Se il tuo bambino è interessato alla lingua straniera, lodalo e trovagli sempre nuovi stimoli, ma evita di sfoggiarlo come fosse un trofeo davanti a parenti ed amici. Dire "fai sentire alla nonna come conti in Inglese" potrebbe sembrare una cosa innocua, ma alcuni bambini potrebbero sentire la pressione della "performance", dovendo soddisfare una richiesta che, magari, potrebbero non riuscire a soddisfare. Sapere che ci sono aspettative su di sè crea ansia e toglie tutto il divertimento dalle cose che piacciono ai più piccoli, trasforrmando il piacere in dovere.
5. Corso di Inglese o laboratorio espressivo?
Molte volte la preoccupazione principale del genitore è che l'insegnante sia madrelingua, dimenticando che essere madrelingua non significa necessariamente essere in grado di insegnare la propria lingua. Soprattutto quando si tratta di bambini, è importante che il corso non contenga nozioni grammaticali (purtroppo ci pensa già la scuola pubblica a fare questo danno!) ma che le lezioni assomiglino molto alle situazioni di gioco che i bimbi vivono tutti i giorni e attraverso le quali apprendono e usano l'Italiano. Ovviamente, il tutto deve essere fatto in Inglese, con spontaneità e dolcezza, da insegnanti che abbiano una formazione adeguata per strutturare lezioni che non sembrino lezioni, così che i bambini attendano con impazienza il giorno della settimana in cui andranno a giocare in Inglese!
Se ti piace questo articolo e vuoi citarlo, ti chiedo la cortesia di citare anche la fonte (riportando l'indirizzo di questa pagina) e l'autore (Paola Di Lello, Insegnante qualificata English is Fun!). Grazie!
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