Finalmente qualcosa di cui andare fieri: i parlamentari italiani sono risultati al primo posto in quanto a conoscenza dell'Inglese, tra i loro colleghi europei non madrelingua.
Una notizia che in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo, rischia di passare inosservata; in ogni caso, date le molte delusioni che gli italiani hanno ricevuto ultimamente a causa dei ripetuti scandali, della corruzione e della quasi totale mancanza di buoni esempi da parte dei nostri politici, fa sperare che in fondo al tunnel un barlume di luce si possa intravedere. Il fatto che i parlamentari italiani siano i "primi della classe" in Europa, rispetto ai loro colleghi, nella padronanza della lingua Inglese è, se non altro, un chiaro segnale per i nostri ragazzi ed uno sprone per giovani e meno giovani a migliorare il proprio livello di conoscenza di questa materia. Durante l'inchiesta, svolta da una televisione britannica (video in fondo alla pagina), i parlamentari di tutta Europa sono stati intervistati in Inglese e le brillanti performances dei nostri politici hanno fatto impallidire i colleghi tedeschi, francesi e spagnoli, sorpassando addirittura il Belgio e la Finlandia, paesi rinomati per la loro forte propensione al plurilinguismo. In uno slancio di ottimismo speriamo che questo possa costituire l'inizio di una spinta da parte delle istituzioni verso un'istruzione scolastica bilingue su tutto il territorio italiano, affinché le nuove generazioni possano seguire, almeno per l'Inglese, l'esempio della politica, sfoderando una conversation impeccabile che spalancherà loro le porte del futuro.
DISCLAIMER: Questo è un post tristemente ironico, basta guardare il video per rendersene conto. Ho descritto una situazione fantascientifica che vede i nostri politici primeggiare in qualcosa che non sia né illegale né immorale.
Una notizia che in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo, rischia di passare inosservata; in ogni caso, date le molte delusioni che gli italiani hanno ricevuto ultimamente a causa dei ripetuti scandali, della corruzione e della quasi totale mancanza di buoni esempi da parte dei nostri politici, fa sperare che in fondo al tunnel un barlume di luce si possa intravedere. Il fatto che i parlamentari italiani siano i "primi della classe" in Europa, rispetto ai loro colleghi, nella padronanza della lingua Inglese è, se non altro, un chiaro segnale per i nostri ragazzi ed uno sprone per giovani e meno giovani a migliorare il proprio livello di conoscenza di questa materia. Durante l'inchiesta, svolta da una televisione britannica (video in fondo alla pagina), i parlamentari di tutta Europa sono stati intervistati in Inglese e le brillanti performances dei nostri politici hanno fatto impallidire i colleghi tedeschi, francesi e spagnoli, sorpassando addirittura il Belgio e la Finlandia, paesi rinomati per la loro forte propensione al plurilinguismo. In uno slancio di ottimismo speriamo che questo possa costituire l'inizio di una spinta da parte delle istituzioni verso un'istruzione scolastica bilingue su tutto il territorio italiano, affinché le nuove generazioni possano seguire, almeno per l'Inglese, l'esempio della politica, sfoderando una conversation impeccabile che spalancherà loro le porte del futuro.
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